Strada del jazz
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ogni passo una stella

Un passo una stella

Tra i tanti festival italiani, la Strada del Jazz, ha una caratteristica unica, la posa delle stelle di marmo sulla centralissima Via Orefici/Caprarie dedicate ai grandi interpreti americani che hanno suonato in città negli anni d’oro del Bologna Jazz Festival di Alberto Alberti. La Strada del Jazz è soprattutto un evento sociale e lo stare in strada, ad ascoltare la musica jazz, è un momento di libertà, un’occasione di incontro, di socializzazione, di partecipazione alla vita civile e culturale di Bologna, in cui grandi musicisti e piccole jazz band con il loro “swing” rendono possibile un grande connubio intergenerazionale e interculturale.
Per molto tempo via Caprarie/Orefici è stata il crocevia del jazz internazionale a Bologna per la presenza al civico 3 del Disclub di Alberto Alberti. Dalla fine degli anni cinquanta fino a metà degli anni settanta Bologna è stata la meta ambitissima per i cultori della musica jazz.
La città ha ospitato sedici edizioni di uno dei primi e forse più importanti Festival Jazz europei, organizzato da Alberto Alberti. Sui palcoscenici dei teatri cittadini e anche al Palazzo dello sport si sono esibiti i nomi più significativi dell’intera storia del jazz.
Per ricordarli, sul marciapiede di via Caprarie/Orefici, viene posata ogni anno una stella di marmo dedicata a uno di loro. L’Hollywood Boulevard del Jazz bolognese si è arricchito ogni anno di grandi stelle, cominciando nel 2011 con Chet Baker, proseguendo nel 2012 con Miles Davis e Lucio Dalla, nel 2013 Ella Fitzgerald e Henghel Gualdi. Nel 2014 Duke Ellington e Thelonious Monk. Nel 2015 Sarah Vaughan e Dizzy Gillespie. Nel 2016 Dexter Gordon e Cedar Walton. Nel 2017 Max Roach. Nel 2018 Charles Mingus; 2019 Gerry Mulligan.  Nel 2020 Gato Barbieri, nel 2021 Benny Goodman, nel 2023 Bill Evans, nel 2024 Amedeo Tommasi Jimmy Villotti

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